Luciano Mazzalovo: l'origine del nome di Scalon e l'emigrazione del dopoguerra; Marziai, il paese diviso in due da La Val de La Cort

Nastro (file) 1986.14 - lato A, inizio //

Intervista in dialetto veneto a Luciano Mazzalovo (nato a Scalon e residente a Quero, BL), registrata ai bordi della strada nei pressi di Caorera, in territorio di Vas (BL), l’11 giugno 1986.  //

Trascrizione integrale dell’audio presente su YouTube: https://youtu.be/P8_HTrQw_Tg

//  

cp = Camillo Pavan

lm = Luciano Mazzalovo

//


cp Dove c’era la “miniera”, quel paese là, come si chiamava?

lm Il paese è Scalon.

cp Dove c’erano i sassi…

lm È sempre Scalon, praticamente … e c’era questa miniera, questa piccola miniera dove raccoglievano i sassi e li portavano su alla ferrovia.

cp Come si chiamava quel posto?

lm Sot le cingie de l’oro[?].

cp Come lavoravano?

lm Avevano un frantoio, di quelli grandi, e dopo li macinavano e li buttavano dentro su dei contenitori, non ricordo più se erano camion vecchi o se erano già vagoni di treni.

cp Quanto tempo hanno lavorato?

lm Eh, diversi anni, venti anni sicuri

cp Dove li trovavano questi sassi?

lm Là sul posto, col pic e il badile.

01:11 cp Scalon: come mai questo nome?

lm Le versioni sono due. Una sarebbe che “scalon” è il primo palo di un filare di viti. E siccome tanti, tanti anni fa  – se va di là, oltre le gallerie, e osserva – è venuta giù una gran frana, ed è rimasto questo palo solo, l’unico, in piedi, da lì “Scalon”. […]

cp C’è ancora questo palo?

lm Noo... perché  si parla sempre dei tempi che furono.

cp Che palo era, di legno?

lm Sì, di legno, che sarebbe il primo palo che tiene su tutti i fili di un filare di viti… e con la frana è rimasto in piedi solo questo palo… e difatti, se va di là della ferrovia, vedrà che c’è proprio una frana e di sopra c’è il paesino di Scalon, che poi sono dieci case … di là della passerella c’è la strada grande che porta a Feltre.

cp Quella passerella, come si chiama?

lm Il ponte Bailey, provvisorio. È del Genio Civile.

cp Perché  l’hanno fatto, quel ponte?

lm Era sempre esistito il ponte, là. È caduto a causa dell’alluvione del  4 novembre 1966.

cp E che ponte c’era, prima?

lm Un ponte tipo quello di Busche, grande.

cp Quello più avanti, invece, che ponte è? Ponte della Madonna del Piave…

lm Sì, “ponte dei Fanti”.

cp In territorio di Vas.

lm Sì, di Vas.

cp E quello non c’era, prima?

lm No, mai. Quello è nuovo.

03:04 cp Mi dica la seconda versione sull’origine del nome di Scalon. La prima versione è quella del palo…

lm … ma la più probabile è - sa dov'è la galleria? - … prima della galleria c’era una stradella che passava sotto, bianca, e ancora prima… prima della guerra 15-18, c’era un sentiero che saliva la frana e scendeva a Vas e là avevano fatto una scala grande, perché la roccia aveva un dislivello di venti metri, o anche di più, e c’era questa scala che era montata in legno, probabilmente. E allora quando quelli di Vas dicevano ‘‘ndémo dentro, passemo par sto scalon... e così è nato il nome di Scalon, probabilmente. Ed è forse la versione più sicura. C’era questa scala enorme, di legno.

cp Era così ripido?

lm Sì, sì, era molto ripido. 

cp Per passare di là e andare a Vas l'unico modo era questa scala di legno.

lm Perché una volta c’era anche … - là c’è il castello  - c’era la frontiera, dove le zattere pagavano il dazio, e i bracconieri, i trafficanti, per non pagare il dazio salivano questo scalon, questa scala enorme che saliva e andava giù dall’altra parte.

cp È sicuro che non ci sia più neanche una  traccia di questa scala?

lm No, di quella in legno non c’è più niente. C’è un sentiero che hanno fatto dopo, al tempo della guerra 15-18, che andavano su i muli con i cannoni per sparare sul Grappa.

04:48 cp Che frontiera c’era?

lm Era quella degli austriaci e degli italiani, ai tempi della repubblica di Venezia.

cp Arrivava solo fino a qua, Venezia?

lm Sì, arrivava fino a Vas; praticamente la frontiera era a Vas. C’era Castelnuovo, di là, e di qua c’era una torre, e in mezzo c’era una catena. Così le zattere e tutti quelli che volevano passare, dovevano pagare. Senonché, come al solito c’era sempre chi non voleva pagare e faceva questo giro su per questo scalon.

cp Il Cadore non era sotto Venezia, una volta? Che frontiera era?

lm Se non facevano la scala di Primolano…

cp Comunque va bene...

lm Io sono sicurissimo che là c’era la frontiera. C’erano dei quadri storici, che dopo li hanno ripresi Murer e Calabrò, che hanno fatto delle litografie e la storia l’ho appresa un po’ anche da là.

Comunque io una volta, fino a quindici anni, sapevo sempre che Scalon si chiamava così perché era rimasto l’unico palo, dopo questa frana. Però dopo, andando proprio bene alla ricerca ...  forse è la seconda versione la più vera, quella della scala. 

cp Possono essere vere anche tutte e due 

lm O anche tutte due…

cp Scalon è sotto…

lm … il comune di Vas.

cp Caorera è sotto il comune?

lm Di Vas.

cp Qua siamo sotto il comune di Vas.

lm Sì, fino al paesino di Marziai. 

Un ascoltatore: Metà, però: la Val de fora è Marziei, la Val de dentro è Lentiai.

cp Perché è grande… è anche diviso in due!   

lm C’è la valle che lo divide, che fa confine: Val de la Córt. [Ufficialmente Val Paula, che scende da Mariech, Monte Cesen]

cp È un torrente che viene giù?

lm No, non è un torrente, è una valle, proprio, non c’è acqua, praticamente. 

Ascoltatore. Quando ci sono tante piogge… 

cp Ho capito. 

06:45 Quanti abitanti avrà, ora, Scalon?

lm Adesso ne avrà 60.

cp Ci sono poche case, quante case saranno?

lm Sono tante le case, ma sono disabitate.

cp Dove sono andati gli abitanti?

lm Tutti via.

cp Perché?

lm Perché c’era povertà; tanti si sono sposati e sono andati via, emigranti. Chi in Belgio in miniera, chi in Francia, tanti a Varese: a Varese abbiamo mezzo Scalon, in provincia di Varese, perché forse là c’era  … fabbriche, facevano scarpe. Questo già mia mamma, tutti i suoi fratelli e sorelle, mio fratello. Praticamente saranno quarant'anni fa, non tanto tempo fa.

cp Dopo questa guerra.

lm Sì, perché prima erano in 200 a Scalon, eh! E siamo arrivati fino a 60.

cp Lei è di Quero?

lm Io sono da Scalon, ma dopo sposato sono andato a stare a Quero.

cp Mezzo paese è andato via, si può dire…

lm Eh… tre quarti!

cp A Varese c’è una bella “colonia” di nati a Scalon.

lm Eh sì, tanti, tanti!

cp Non sa in quale paese, di preciso, a Varese, se magari mi capita - eventualmente - di andarli a sentire.

lm C’è Albizzate, Solbiate Arno. Io fino a una settimana fa avevo due sorelle… una è tornata alla base e ne ho ancora una che abita là. C’è una via che sono tutti Mazzalovo!

cp Vengo a parlare con sua sorella, per sentire come mai sono andati via.

lm Ormai è andata via, è stata via solo dieci anni.

cp È giovane.

lm Sì, ha trent’anni, è andata via a venti, ed è tornata.

cp Ma gli altri… eventualmente, se continuo questa ricerca, perché adesso devo arrivare fino su a Sappada, chissà quanto andrò avanti.  Ma un po’ alla volta… 

08:46 Lei come si chiama? Per venirlo a trovare… così mi spiega ulteriormente.

lm Non è mica che sappia più di tanto…

cp Questa storia dell’emigrazione, che ci sia mezzo paese che è andato via, mi interessa, perché - come adesso ha sentito a Puebla, Chipilo (gli abitanti di Segusino), ci sono sempre le storie che uno si chiama con l’altro, i parenti… - per sentire un po’, al limite vado anche a Solbiate Arno, ma se sua sorella sa qualcosa…  

lm Io mi chiamo Mazzalovo Luciano. 

cp Ah, Mazzalovo: come il direttore di Antenna Tre [Adriano Mazzalovo] ...  https://youtu.be/P8_HTrQw_Tg 

lm Sì, è mio cugino.

cp È qua del posto?

lm Era da Scalon anche lui, ma è andato a stare a Montebelluna.

Commenti

Post popolari in questo blog

Solagna Raimondo - Marziai 1926 e Vergerio Lidia - Marziai 1926

Livio Vergerio, nato a Postumia nel 1927, residente a S. Maria (Quero - BL)